Una nuova strategia terapeutica per la cura del glioma

Dai batteri una molecola ad azione antitumorale non tossica per i neuroni potrebbe aprire la strada a una promettente terapia per questi tumori cerebrali a prognosi ancora infausta.

gliomi sono tumori del sistema nervoso centrale che possono svilupparsi da diverse cellule cerebrali; fra di essi, il glioblastoma multiforme è il più aggressivo. Colpisce generalmente tra i 45 e i 75 anni di età, ma ne esistono anche forme infantili. La prognosi di questo tumore è spesso negativa: i pazienti con glioblastoma generalmente sopravvivono meno di un anno dalla prima diagnosi, anche se sottoposti a rimozione chirurgica, seguita da radioterapia e chemioterapia.

C’è, quindi, un estremo bisogno di sviluppare nuove strategie terapeutiche e di comprendere in maniera più dettagliata la fisiopatologia di questo tumore cerebrale.

Tra i ricercatori votati a questa missione c’è anche Chiara Cerri. A Pisa Chiara ha prima studiato: biologia all’università cittadina e dottorato di ricerca come allieva di perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore.

E ora lavora come ricercatrice all’Istituto di Neuroscienze del Cnr, grazie al contributo assicurato alla Fondazione Umberto Veronesi dall’associazione «Dedicato a te».